Nei giorni scorsi sulla cronaca cittadina è apparso un servizio giornalistico a firma di Linda Meoni, nel quale, annunciando il nuovo servizio domiciliare della Piana, una delle infermiere addette al servizio, Alessandra, in una dichiarazione virgolettata, riferisce che i pazienti li vedono come “angeli custodi” perché “andiamo a casa loro, li visitiamo, prescriviamo delle analisi, laddove necessario.”……
Dall’esame della delibera regionale n°597 del 04-06-2018 “Indirizzi per lo sviluppo del modello assistenziale infermiere di famiglia e di comunità. Approvazione e destinazione delle risorse”, né da quanto dichiarato dal Dr. Paolo Zoppi, direttore del Dipartimento Assistenza Infermieristica e Ostetrica dell’Azienda USL Toscana Centro, né da quanto previsto dalla normativa legislativa di riferimento in materia, non risulta possibile per un infermiere, nonché laureato in scienze infermieristiche, la “prescrizione di analisi laddove necessario”.
Rimane prerogativa e responsabilità del medico la iniziativa clinica della diagnosi e della prescrizione di accertamenti clinico-diagnostici, anche se ritenuti necessari, da parte dell’infermiere.
Rimane prerogativa e responsabilità del medico la prescrizione di terapie atte alla cura e alla prevenzione di patologie dei pazienti affidati alle propria responsabile cura.
La passata esperienza del Cronic Care Model, che ha rappresentato una primo positivo approccio di collaborazione fra medici e infermieri nella assistenza proattiva di pazienti anziani, cronici, affetti da patologie multiple, ha visto medici ed infermieri attivamente impegnati nella ricerca di efficaci collaborazioni, pur rimanendo nei ruoli che ciascuna professione ha delineato.
Medici ed infermieri hanno ricevuto una specifica preparazione professionale e culturale, in seguito alla quale sono state delineate precise ed individuali competenze e responsabilità, dalle quali non è possibile derogare nell’interesse, soprattutto, dei pazienti affidati alle cure di queste due figure professionali.
E’ iniziato un approfondito confronto con i neonati Ordini Professionali degli infermieri e dei tecnici sanitari proprio per una puntuale definizione delle collaborazioni al solo scopo di migliorare l’assistenza ai cittadini utenti. Ogni tentativo di forzature o di fughe in avanti, può solo produrre ritardi o incomprensioni in un progetto di collaborazione e di definizione dei rispettivi ruoli professionali, sempre nell’esclusivo interesse dei nostri pazienti, sempre più bisognosi di una “moltitudine di angeli”.

Dott. Beppino Montalti
Presidente Ordine dei Medici-chirurghi e Odontoiatri di Pistoia
L’ARTICOLO MENZIONATO DAL PRESIDENTE
L’ARTICOLO PUBBLICATO IN SEGUITO AL COMUNICATO STAMPA