Il presidente della Commissione Odontoiatri pistoiese ribadisce la decisione del 19 marzo scorso

“Il nostro Paese sta attraversando un momento particolarmente difficile a causa della emergenza sanitaria Covid-19. L’universo odontoiatrico e soprattutto i dentisti hanno percepito quanto subdolo sia il processo di contaminazione che può annidarsi all’interno dei nostri Studi in virtù delle peculiarità operative della Professione”. Così inizia la nota che il Presidente della Commissione Odontoiatri OMCeO (Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri) Pistoia, dottor Stefano Briganti, ha voluto condividere in merito al perdurare delle situazioni di criticità dovute all’emergenza sanitaria del coronavirus.
“Abbiamo intrapreso da molto tempo misure atte a limitare se non addirittura ad impedire fortemente che ciò possa realizzarsi utilizzando dispositivi di protezione, di sanificazione e di sterilizzazione – prosegue Briganti – Tutto ciò a garanzia massima e  tutela della Salute collettiva – pazienti, medici e personale sanitario. La consapevolezza condivisa che i nostri studi non siano attualmente predisposti nello svolgimento dell’attività professionale ordinari, ad assolvere tutte le precauzioni necessarie e complesse di prevenzione al contagio Covid-19, ha indotto anche il massimo organo rappresentativo della categoria – la Federazione Nazionale dei Medici e Odontoiatri – a ribadire lo svolgimento , solo dietro esaustivo ed obbligatorio triage telefonico, dei soli casi emergenziali e non altrimenti differibili, limitando fortemente l’utilizzo dell’aerosol e della nebulizzazione”.

“Abbiamo anche sollecitato i colleghi – conclude Briganti – non adeguatamente forniti dei tanti mezzi anti-contagio ad usufruire di ambulatori e di strutture pubbliche attrezzate. Questo periodo critico consentirà agli studi odontoiatrici il responsabile completamento di tutte le misure igienico-sanitarie a ulteriore garanzia di salute pubblica così che ogni paziente possa tornare serenamente dal “proprio” dentista con la fiducia di sempre. E’ e sarà compito di ogni Ordine Provinciale nella propria versione Odontoiatrica vigilare che tutto ciò venga capillarmente rispettato, quale patrimonio etico della medicina a tutela della salute della comunità.