Gli ordini di Medici ed Infermieri in una nota congiunta: “Il miglior riconoscimento per il sacrificio fatto durante il periodo Covid”

“Lanciamo un appello congiunto a tutte le istituzioni e agli enti locali, in primis all’ASL Toscana Centro, alla Società della Salute di Pistoia e alla Fondazione Caript, per la costruzione di un asilo nido presso l’ospedale pistoiese San Jacopo, utilizzabile dai figli dei dipendenti sanitari del nostro nosocomio. Sarebbe a nostro avviso il miglior riconoscimento di tutta la società pistoiese al sacrificio, anche in termini di vite umane, di medici e infermieri durante il periodo del Covid”.

Questo l’appello che in una nota congiunta viene promosso dal presidente dell’Ordine dei Medici di Pistoia (OMCeO), dott. Beppino Montalti, e dal presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche (OPI) Firenze-Pistoia, David Nucci.
“Durante tutto il periodo emergenziale – prosegue la nota di Montalti e Nucci – il personale sanitario si è sottoposto a turni lavorativi massacranti, spesso con annullamento di riposi, stravolgendo così la propria vita familiare. Questa condotta ha avuto ricadute più gravi ed impattanti rispetto ad altre categorie lavorative interessate da provvedimenti che hanno consentito l’home-working; una modalità lavorativa di fatto impossibile da applicare per i dipendenti sanitari e assistenziali”.

Un piccolo asilo nido ospedaliero era presente, tra l’altro, al vecchio ospedale pistoiese del Ceppo e gestito dal dott. Luigi Brancolini, celebre pediatra pistoiese, alla cui memoria i due ordini vorrebbero intitolare la nuova struttura. 

“Al fine di definire questa proposta di un asilo nido ‘aziendale’ – conclude la nota OMCeO Pt ed OPI Fi-Pt – i due ordini professionali organizzeranno un’assemblea di tutto il personale interessato presso l’ospedale San Jacopo, per esaminare le proposte operative per una eventuale localizzazione provvisoria di questo fondamentale servizio ed in attesa che possano essere avanzate richieste maggiormente calibrate ai bisogni effettivi dell’attuale personale sanitario dell’ospedale”.