Casse di previdenza: Eolo Parodi (Enpam) nessun rischio collasso.

Giusto appello a riforme ma niente allarmismo.

Del tutto infondato è l’allarme di un sistema previdenziale dei professionisti a rischio di commissariamento.

In sede di privatizzazione, afferma il Presidente dell’Enpam, ci siamo accollati il debito previdenzialedell’ente pubblico, altrimenti a carico della fiscalità generale, assumendo l’impegno di rispettare alcune regole recate dalla legge sulla privatizzazione.

Mi riferisco alla riserva legale minima delle cinque annualità, all’equilibrio delle gestioni per un periodo minimo di quindici anni, al monitoraggio triennale dei Fondi attraverso l’elaborazione di bilanci tecnici.

L’Enpam ha non solo sin qui rispettato tutte queste regole ma nelle more ha triplicato il valore del proprio patrimonio.

Le risultanze dei bilanci tecnici al 31.12.2006 danno conto di una situazione di equilibrio delle gestioni a quindici anni, con la sola eccezione del Fondo specialisti esterni che presenta tuttora criticità in via di soluzione a seguito del positivo evolversi del contenzioso giudiziario in atto.

Con gli idonei interventi correttivi già posti in essere è stata, inoltre, affrontata la prevista gobba previdenziale a tutto l’anno 2021.

La Finanziaria 2007, senza indicare una gradualità applicativa, ha portato da quindici a trenta anni l’arco temporale minimo per l’equilibrio delle gestioni.

E’ emersa, perciò, la necessità di apportare ulteriori correttivi nel rispetto delle nuove prescrizioni legislative.

Preliminarmente, continua il Presidente Parodi, è però necessario definire il ruolo del patrimonio nel calcolare la sostenibilità trentennale soprattutto nel caso di enti basati sulla solidarietà della ripartizione.

L’Ente ha già posto in cantiere le opportune riforme optando per iniziative di natura parametrica al fine di conservare l’attuale sistema reddituale di calcolo delle prestazioni al precipuo scopo di perseguire al meglio l’obiettivo di coniugare l’equità intergenerazionale con l’adeguatezza delle prestazioni.

Il consiglio, conclude Parodi, per chiunque è quello di non andare verso “voglie pericolose”.

Il patrimonio dell’Enpam e di tutti gli altri enti privatizzati non si tocca!

Roma, 4-09-09