“Per i tamponi da replicare la metodologia del ‘drive-thru’ sperimentata nella ASL Toscana Sud Est”
“Abbiamo partecipato all’organizzazione e presentazione di queste Unità speciali e l’iniziativa è certamente nella giusta direzione di potenziamento dei servizi territoriali nella gestione dell’emergenza COVID19; interventi fondamentali soprattutto per i pazienti dimessi dagli ospedali ma ancora non negativizzati. Questo servizio però deve partire con l’assoluta certezza di garantire a tutto il personale medico e sanitario i dispositivi di sicurezza previsti dall’OMS, dall’ISS e dall’INAIL. Qualora dovessero venir meno queste condizioni, il servizio sarebbe immediatamente da sospendere”.
Il presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della provincia di Pistoia, dottor Beppino Montalti, commenta così l’ordinanza della Regione Toscana presentata ieri che istituisce le Unità speciali di continuità assistenziale (Usca) nella gestione dei pazienti COVID19 ed approfondisce poi la possibilità da parte di queste unità territoriali di effettuare i tamponi naso faringei.
“Un presidio come l’USCA – prosegue Montalti – dovrebbe poi anche andare a potenziare i tamponi effettuati a domicilio. Come Ordine dei medici siamo favorevoli all’istituzione di unità territoriali per poter aumentare il volume dei tamponi, soprattutto se effettuati come sperimentato nella Asl Toscana Sud Est con la modalità del cosiddetto ‘drive-thru’. Da un lato avremmo un maggiore controllo del contagio sul territori, ma sempre rimanendo in sicurezza; dall’altro però, anche in questo caso, la nostra richiesta è quella di fare tamponi a tutto il personale impiegato nelle operazioni perché sono già stati troppi i sanitari, soprattutto nelle settimane iniziali, portatori inconsapevoli del contagio essendo asintomatici”.