Nota di fine anno del Presidente dell’Ordine pistoiese sullo stato del SSN, medici no-vax e accesso alla professione

 

Lo stato di salute del SSN, l’accesso alla professione snellendo il tortuoso percorso universitario e delle scuole di specializzazione e la presa di posizione nei confronti dei medici no-vax. Questi alcuni dei punti affrontati dal Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Pistoia, dott. Beppino Montalti.
“Per incentivare l’accesso alla professione medica, ma in realtà a tutte le professioni sanitarie – sottolinea Montalti – sono almeno tre le ipotesi: l’abolizione del numero chiuso alle scuole di specializzazione, il libero accesso alle stesse almeno al primo anno e la costituzione di un percorso formativo che parta dagli ultimi 3 anni delle scuole superiori. Se le prime due opzioni presentano diverse difficoltà a livello di gestione dei numeri, penso che l’eventuale estensione del progetto della curvatura biomedica, che vede già coinvolte scuole superiori anche nel nostro territorio, andrebbe a creare una dinamica positiva nell’accesso alle professioni sanitarie, superando i test di cultura generale e proseguendo con il percorso accademico in Medicina avendo delle basi appropriate”.

Un altro tema affrontato è quello della depenalizzazione delle responsabilità mediche, rendendolo perseguibile solo in presenza di un dolo o colpa grave. “Oltre 95% dei procedimenti penali nei confronti dei medici – prosegue Montalti – si conclude con un nulla di fatto. Si tratta di procedure che ingolfano i tribunali e che portano benefici solo a studi legali che speculano su queste vicende, fomentando spesso situazioni di criticità; inoltre con la depenalizzazione diminuirebbe la cosiddetta ‘medicina difensiva’ cioè il ricorso ad esami fatti unicamente per prevenire contenziosi legali. Auspico si possa procedere quindi con la depenalizzazione dopo aver riscontrato i pareri favorevoli del ministro Schillaci ed anche il ministero di grazia e giustizia ha istituito una commissione su questo argomento”.

Una riflessione anche sulla questione vaccinazioni. “Associare alcune presunte morti improvvise in soggetti giovani alla vaccinazioni anti-covid era e rimane fortemente antiscientifico – ribadisce Montalti – e quando queste teorie sono portate avanti da colleghi iscritti all’ordine, si crea un grave vulnus perché si nega il criterio scientifico alla base della nostra professione. Il vaccino ha avuto un effetto positivo nel salvare la vita di tantissime persone fragili e gravemente ammalate”. 

Infine il punto sullo stato del sistema sanitario nazionale. “Tutto il sistema sanitario – conclude Montalti – sta attraversando un lungo periodo di pressione spropositata legata alla fase post-covid dove il SSN sta continuando ed aggravando la sua crisi, alimentata da misure che per anni ha visto i governi depotenziare i finanziamenti in sanità riducendo il numero dei professionisti impiegati andando invece a privilegiare la mera gestione amministrativa, cercando risparmi in un settore dove c’erano, e ci sono, margini critici sotto quale non è possibile andare. Una dinamica che ha minato il rapporto medico-paziente, con pazienti che hanno bisogno di rassicurazioni che vanno oltre le comuni linee guida che il medico è tenuto a seguire”.