In merito al contenzioso insorto fra Azienda ASL 3 e medici ospedalieri per l’esercizio della libera professone intramuraria questo Ordine ha inviato al Direttore Generale  la lettera sotto riportata in difesa del decoro professionale:
“Le recenti decisioni adottate dalla Azienda ASL 3 in materia di recupero ed adeguamento dei costi sostenuti per garantire, come da Contratto Nazionale, l’attività libero professionale intramuraria appaiono quantomeno discutibili sia nel merito che nelle modalità attuative.
Alla luce delle suddette decisioni i compensi netti per le prestazioni libero professionali risultano, anche in virtù del contemporaneo blocco delle tariffe messo in atto dall’Assessorato regionale, irrisori a tal punto da essere lesivi della dignità professionale del medico.
Per determinare i suddetti costi sono state effettuate interviste ad un numero limitato di soggetti interessati concernenti le spese dirette di ogni singola prestazione, ma non sono mai state fatte oggetto di discussione e condivisione le modalità e i conseguenti costi della gestione della attività libero professionale, in particolare per quanto attiene al sistema di prenotazione riscossione che risulta essere, secondo l’attuale modello organizzativo, una voce di costo considerevole.
Per quanto riguarda il piano di recupero dei costi pregressi (anno 2008) desta perplessità la tempistica delle comunicazioni recapitate a mezzo raccomandata nel periodo di massima assenza per ferie dei medici interessati molti dei quali non hanno avuto I’opportunità di acquisire chiarimenti entro il 31 agosto u.s., data imposta come termine ultimo.
Per i motivi esposti questo Ordine, forte del parere unanime del proprio Consiglio direttivo (riunione del 03.09.09), esprime completa solidarietà alle rivendicazioni dei propri iscritti interessati alla vicenda ed auspica altresì che si giunga in tempi brevi ad una soluzione, nel rispetto degli obblighi istituzionali da una parte e del diritto all’esercizio di una dignitosa libera professione dall’altra”.