Con il prossimo 22 Marzo 2011 entrerà in vigore l’0bbligo di ricorrere allo strumento conciliatorio per tutte le controversie commerciali e civili con esclusione delle liti condominiali e quelle stradali per le quali è stata approvata una proroga di un anno dal maxi-emendamento al decreto milleproroghe. Con il decreto legislativo 4 marzo 2010 N 28 il Governo ha attuato la delega prevista dall’art.60 della legge 18 Giugno 2009 N 69 ,introducendo l’esperimento del tentativo di Conciliazione come condizione di procedibilità rispetto alle controversie in materia sanitaria. La Conciliazione quindi rappresenta lo strumento per evitare le lungaggini dei processi civili in campo sanitario con vantaggi per tutti i medici che si vedrebbero sbattuti sulla stampa come imputati per malpratica ed anche per i cittadini che dovrebbero aspettare per molti anni gli indennizzi. Potrebbe essere la soluzione al grave problema creatosi con l’aumento spaventoso del numero dei sinistri verificatosi negli ultimi anni. Dal 1994 al 2007 il contenzioso è aumentato del 200% e rappresenta il 39% dell’intero ramo assicurativo. Si rileva un aumento delle denunce a carico delle strutture pubbliche,private ed anche a carico dei singoli professionisti. I costi medi degli indennizzi sono aumentati moltissimo con conseguente aumento delle polizze assicurative. Tale situazione ha intasato la macchina legale assicurativa tanto che nel 2007 è stato rilevato che i sinistri riservati (quelli ancora non definiti in attesa di sentenza)rappresntano il 91%. La conciliazione oltre ad accelerare i tempi della giustizia rappresenta anche l’occasione per migliorare il rapporto medico -paziente. Per ottenere i massimi vantaggi da questo innovativo strumento è necessaria un crescita culturale da parte dei medici e cittadini,infatti la conciliazione si consegue attraverso un mediazione che deve iniziare con l’incontro delle parti in causa alla presenza di mediatori esperti che debbono riscuotere piena fiducia e debbono convincere sulla convenienza e l’utilità di un accordo. Dalla conciliazione non escono  vincitori o vinti ma solo parti che hanno raggiunto un giusto accordo. In campo sanitario si prevede che il ricorso alla mediazione ai fini della Conciliazione avrà un impatto molto importante Tutti gli Ordini Professionali per le loro specifiche competenze sono interessati ad istituire organismi di conciliazione autogestiti oppure a fare accordi con organismi pubblici o privati per fare fronte alle richieste future. Con l’entrata in vigore di questo decreto si pone anche la necessità di una formazione adeguata per i mediatori tecnici sui contenuti fissati dal decreto attuativo n 18 dell’ottobre 2010 n 180. Per gli Ordini dei Medici l’organizzazione di una struttura di mediazione ai fini della conciliazione rappresenta un grosso problema  dal punto di vista strutturale,organizzativo ed economico. Nei numerosi incontri tenutisi a livello Nazionale o Regionale sono state prospettate tante soluzioni con Organismi con sede a Roma o Firenze che avrebbero creato disagio ai nostri iscritti in caso di una sfortunata necessità. Il Consiglio del nostro Ordine ha deciso di procedere con un accordo con l’Ordine dei Medici di Prato per un Organismo già esistente come la Camera di Conciliazione dell’Ordine degli Avvocati di Prato presso il Tribunale di Prato. Nel nostro caso in accordo con Prato abbiamo scelto un Organismo Conciliativo  interprofessionale ed interprovinciale per il contenimento delle spese. Sempre in questo accordo sono previsti corsi di formazione per mediatori presso la Facoltà di Giurisprudenza di Firenze in accordo con la fondazione per la formazione Forense ,con il Consiglio Notarile di Firenze,la fondazione dei Dottori Commercialisti ed Esperti contabili di Firenze ,con il Tribunale di Firenze ed il Tribunale di Prato. Fra le varie alternative è stato preferito l’organismo conciliativo costituito dall’Ordine degli Avvocati di Prato presso il Tribunale di Prato perché, come organismo pubblico, offre le maggiori garanzie di imparzialità e competenze giuridiche rispetto ad altri Organismi privati. Rimane compito degli Ordini la formazione di un elenco di co-mediatori o mediatori tecnici con competenze adeguate e certificate dall’Università attraverso corsi di formazione. Questo nuovo strumento permetterà di accelerare la risoluzione dei conflitti con vantaggio per tutti, se la mediazione darà garanzia di neutralità, imparzilità e riservatezza. I Medici che avranno il ruolo di co-mediatori o di consulenti di parte dovranno avere doti di comunicazione oltre a quelle specifiche professionali .Gli ambiti della mediazione ai fini della conciliazione in materia sanitaria sono:
1) prima dell’inizio del processo quando il tentativo è condizione di procedibilità(non quando l’azione civile è esercitata nel processo penale).
2)nel corso del processo demandata dal Giudice.
3)In sede di consulenza tecnica preventiva in funzione di conciliazione della lite.
4)Nel corso del processo in seno al tentativo giudiziale.
I corsi di formazione per la mediazione si terranno presso l’Università di Firenze nella Facoltà di giurisprudenza o nella sezione distaccata di Prato a partire dal mese di Dicembre di ogni anno fin al mese di settembre con cadenza mensile con un impegno orario di 50 ore.