Caro collega
il nostro Paese vive un momento difficile a causa della situazione sanitaria determinatasi a causa dall’infezione da NCoViD 19.
Compito di noi Odontoiatri, sancito anche dal Codice Deontologico (e al pari di tutti gli iscritti al nostro Ordine), è quello di adempiere alle direttive dell’Autorità Sanitaria Pubblica al fine di tutelare la salute collettiva. Con la situazione in evoluzione continua potranno verificarsi rapidi mutamenti di scenario e quindi si potranno prevedere rapidi aggiornamenti.
Dopo le dichiarazioni del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il decreto 9 marzo 2020 ha uniformato le disposizioni NCoVid 19 sù tutto il territorio nazionale ,limitando la libera circolazione delle persone (salvo i casi di lavoro autocertificati).
Invitiamo tutti colleghi a ridurre le loro attività professionali ai casi indifferibili e/o urgenti e a modulare l’attività professionale in modo da gestire responsabilmente gli accessi negli studi odontoiatrici con ciò seguendo le indicazioni di seguito riportate ,(questo ad oggi , e sino al momento in cui non venissero emanate ulteriori e successive disposizioni più restrittive)
Di seguito sono indicate le buone prassi condivise tra questa istituzione (CAO Regionale ) e i sindacati odontoiatrici (ANDI), che prevedono una prima parte dedicata ad intercettare i pazienti a rischio prima che giungano in studio; poi una seconda con aspetti logistici, organizzativi e tecnici .
Condividi se possibile queste informazioni, estendole anche a quei colleghi che non dispongono di tecnologia informatica .
IL TRIAGE TELEFONICO E’ OBBLIGATORIO
Richiedere se il paziente sia sintomatico (Febbre, tosse, difficoltà respiratorie, congiuntivite, diarrea, sindrome influenzale) e procedere alla raccolta anamnestica di contatti con NCoViD19 positivi, o con soggetti in quarantena, o provenienti da zone ad alto tasso di contaminazione, secondo lo schema di seguito indicato :
Negli ultimi 14 giorni ha effettuato viaggi in aree a rischio?
Negli ultimi 14 giorni ha avuto contatti con persone proveniente dalle aree a rischio?
Negli ultimi 14 giorni ha avuto contatti con persone affetti da NCoViD19?
Negli ultimi 14 giorni ha avuto contatti con persone in quarantena?
Negli ultimi 14 giorni ha avuto febbre, congiuntivite, difficoltà respiratorie, diarrea o sindrome influenzale?
L’ultima domanda dovrà essere ripetuta sostituendo “Ultimi 14 giorni” con OGGI.
In caso di risposta negativa a tutte le risposte: Il paziente potrà accedere allo studio odontoiatrico
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In presenza di risposta affermativa anche ad una sola domanda
l’appuntamento del paziente DOVRA’ ESSERE RIPROGRAMMATO Ricordarsi di richiamare il paziente per monitorare evoluzione ed eventualmente sollecitarlo a chiamare i numeri telefonici dedicati |
QUALI PRESTAZIONI?
Si invitano i colleghi odontoiatri ad eseguire solo ed esclusivamente le prestazioni odontoiatriche urgenti o assolutamente indifferibili.
Nell’effettuazione delle stesse cercare di ridurre le modalità terapeutiche che comportino produzione di aerosol utilizzando ogni presidio utile allo scopo.
ALL’ARRIVO DEL PAZIENTE
Ripetere la raccolta dell’anamnesi. Si consiglia anche di appendere in sala d’attesa una informativa dettagliata circa la raccolta dati e le procedure operative, ai sensi delle disposizioni normative.
Se possibile, si consiglia di rilevare la temperatura dei pazienti con termometro contactless.
Se la temperatura risulta maggiore di 37,0° l’appuntamento dovrà essere rinviato a data da stabilire, alla fine del processo morboso .
Evitare stretta di mano ed invitare il paziente a detergersi le mani con apposito disinfettante idroalcolico presente in un dispenser.
Disattivare o altrimenti disinfettare periodicamente (più volte durante la giornata) l’impianto di aereazione/climatizzazione.
IN SALA DI ATTESA
Rimuovere dalla sala attesa tavolini, riviste, album da disegno, giochi ed in generale ogni cosa superflua che possa facilitare la contaminazione crociata .
EVITARE DI SOVRAPPORRE GLI APPUNTAMENTI.
EVITARE LA PRESENZA CONTEMPORANEA DI PIU’ PAZIENTI
AL MASSIMO DI DUE PAZIENTI: UNO IN ENTRATA E UNO IN USCITA.
Distanziare tra loro le sedute in sala di attesa . DISTANZA MINIMA = 1 metro.
Avvisare prima e quindi invitare poi gli eventuali accompagnatori a uscire dallo studio e ritornare al termine della seduta programmata.
Detergere/Disinfettare frequentemente sedute, maniglie, banconi, pulsantiere, terminali POS e tutto quanto possa venir a contatto con il paziente utilizzando disinfettanti adeguati (ad es. Ipoclorito allo 0.1% o Alcool etilico a 70°).
DURANTE LA SEDUTA
PREDISPORRE LO STRUMENTARIO E I MATERIALI STRETTAMENTE NECESSARI, in modo da limitare le possibili contaminazioni e semplificare così le procedure di riordino.
Ricoprire tutto quanto possibile con pellicole o guaine monouso in modo da proteggere strumenti e dispositivi da contaminazione diretta . Privilegiare estrusori per i materiali odontoiatrici in modo da non contaminare i contenitori durante la seduta.
Far effettuare al paziente uno sciacquo preliminare per ridurre significativamente la carica virale (pur sapendo che il virus è comunque presente nelle ghiandole salivari).
In letteratura vengono descritti come efficaci SOLO collutori contenenti: Iodopovidone al 0,2-1%, Cetilpiridiniocloruro allo 0,05-0,1%, Acqua Ossigenata all’1% e quelli contenenti olii essenziali e alcool. La clorexidina è descritta come inefficace. I collutori DEVONO essere utilizzati PURI, non diluiti.
Consigliata per praticità realizzativa : diluizione di acqua ossigenata 10 volumi in proporzione – una parte di H2O2 e 2 parti di acqua – da usare come collutorio e far gargarizzare per un minuto al paziente.
Rimuovere tutte le guaine e pellicole protettive per superfici al termine di ogni seduta e procedere poi alla disinfezione con disinfettanti di alto livello (soluzioni preferibilmente alcoliche con efficacia testata per tempo di contatto sui principali patogeni compresa tra 30 sec e 5 minuti)
Rispettare le usuali abitudini igieniche (lavare le mani prima e dopo l’utilizzo dei guanti con acqua e sapone per ALMENO 20 secondi e con soluzioni idroalcoliche ALMENO al 60%)
Provvedere un adeguato ricambio di aria (almeno 5 minuti) nella sala operativa DOPO ogni singolo paziente.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
La protezione delle mucose orali e nasali può essere effettuata con mascherine chirurgiche o con facciali filtranti FFP2/FFP3. L’efficacia della mascherina chirurgica nel contenimento del rischio è documentata e l’uso almeno di questo dispositivo è tassativo. Le FFP vengono suggerite in condizioni epidemiche specialmente su soggetti accertati. La barba (se folta) può ridurre sino anche ad a invalidare l’efficacia delle mascherine.
Evitare di toccare la mascherina con guanti contaminati e sostituirla dopo ogni paziente
Fondamentale la modalità di manipolazione sia indossando che rimuovendo il dispositivo.
Un importante ruolo è dato dalle protezioni oculari, che dovranno essere a protezione laterale.
Gli occhiali o le visiere vanno sanificati con alcool a 70°
Il camice dovrà essere a maniche lunghe e, se possibile, privilegiare quelli monouso.
Nel caso di pazienti NCoViD 19 positivi è indicato l’utilizzo di un camice di protezione idrorepellente e di una cuffia per capelli.
Non appena i DPI vengono utilizzati vanno considerati come contaminati. Particolare attenzione va riservata alla fase di svestizione e allo smaltimento dei monouso nei rifiuti speciali.
Il virus rimane nell’aria per un certo periodo di tempo e quindi, finché si permane in area contaminata, non togliere i DPI.
E’ caldamente consigliato procedere all’isolamento del campo operatorio con la diga in gomma in quanto è stato descritto come valido presidio sempre comunque in associazione all’utilizzo costante dell’aspirazione ad alta velocita (AVA) . Questo per ridurre significativamente il rischio di contagio degli operatori a causa dell’aerosol generato da strumenti rotanti. Il manipolo rosso probabilmente genera meno aerosol della turbina.
Si consiglia caldamente anche di valutare oppurtunità di rimandare le sedute di igiene ,e qualora ritenute prestazioni urgenti e/o non differibili, dovrebbero realizzarsi mediante l’uso di strumenti manuali evitando utilizzo di apparecchi ultrasonici e di spray di polveri che generano inevitabilmente un voluminoso aerosol.
IN GENERALE, per la salvaguardia e la tutela della salute pubblica si invitano gli odontoiatri toscani a rispettare quanto previsto dal Decreto 9 Marzo 2020, ad applicare diligentemente le indicazioni procedurali sopracitate, limitando il più possibile l’attività odontoiatrica a prestazioni urgenti e/o non differibili.
Il Coordinamento Regionale delle Commissioni Albo Odontoiatri delle Province Toscane